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E nella Meraviglia Sbocciamo al Vero, al Buono, al Bello

Wonderwall – Il Muro delle Meraviglie

A partire da Tor Bella Monaca un progetto per promuovere la cultura accessibile e l’inclusione sociale delle persone con disabilità.

Il progetto è vincitore di Avviso Pubblico promosso da Roma Capitale in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.

Un progetto che nasce per abbattere il muro dell’indifferenza e promuovere l’inclusione delle persone con disabilità e portare la cultura in una dimensione sociale, nelle strade, nelle piazze ma soprattutto in mezzo alla gente, rendendola alla portata di tutti.

Un percorso esperienziale itinerante, ideato da Rocco Luigi Mangiavillano (educatore professionale), che attraversa il paesaggio di alcuni quartieri di Roma, a partire dalla nostra Tor Bella Monaca, alla scoperta della street art e della forza del messaggio contenuto in un segno Un gruppo di ragazzi con disabilità, guidati dalla fotografa Samanta Sollima hanno catturato immagini e frammenti d’arte di strada a partire dalla prospettiva di ciascuno, con l’intento di esprimersi artisticamente,  conoscere, conoscersi, condividere, creare relazioni. Lo street artist Paolo Colasanti, in arte Gojo, ci ha accompagnati in questo viaggio accogliendo domande e svelando curiosità. Oltre Tor Bella Monaca, tre i quartieri simbolo visitati da WonderWall: Montagnola, San Paolo, San Lorenzo. Ci siamo trovati infine anche noi ad essere stati parte attiva del percorso artistico, lasciando, grazie alle fotografie e alle relazioni con alcuni abitanti di questi luoghi, una nostra traccia, come “segno” del nostro passaggio. Un progetto inclusivo che fonde arte, contesto, attività e accessibilità al servizio della disabilità.

Il progetto si conclude in questo evento pubblico che si svolge in collaborazione con l’Istituto Comprensivo ”Melissa Bassi”, proprio nel giardino di questa scuola, simbolo di Tor Bella Monaca, per permettere agli abitanti di riscoprire il quartiere sotto una nuova luce, quella raccontata tramite immagini da chi convive con la disabilità e aspira a quartieri, città e poli culturali accessibili.