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E nella Meraviglia Sbocciamo al Vero, al Buono, al Bello

Percorsi dello Spirito 2024

Che città Roma. Ricca di percorsi e messaggi alti e meravigliosi.
Di Fede.
La Fede: una affezione dell’animo, una virtù, nella devozione, non una credenza culturale.
Nel Cristianesimo la prima delle virtù teologali.
Il coraggio di uno slancio, di una forza d’animo di fronte all’abisso e disorientamento della negatività.
Una sfida alle avversità.
La forza della positività, per un atteggiamento che recupera tutte le risorse disponibili, personali e relazionali,
anche quelle meno presenti alla consapevolezza.
Per una pienezza di vita, di un vissuto che vada oltre la necessaria materialità.
La vita è fondamentalmente una ricerca di senso diceva Viktor Frankl.
Ecco: percorsi dello spirito, per dare uno slancio verso questa ricerca di senso e di un sé più alto, per sentire
una dignità della vita, sempre e a prescindere.
Ed ecco Roma che ha raccontato il meglio di ciò nel Cristianesimo.
E ha raccolto anche l’altro, l’Ebraismo, l’Islam, l’Oriente.
Paradigmi strutturali e di profonda ispirazione delle grandi culture dell’uomo. Che abbiamo incontrato al
loro meglio.
E fatta una esperienza diretta, esperienza che nessuna forza potrà mai più togliere.
Di contro alla Fede: l’agnostico, o, peggio, il cinico.
L’agnostico, che insegnavano come impossibile alla conversione.
Verso i valori.
Ma non l’ateo, pronto comunque a guardare in alto, e nel suo profondo.
E il cinico, che fa della violazione dei valori sua regola costante, e perverso compiacimento.
O l’esaltato fondamentalista che trasforma una bellezza dell’animo in una pericolosa credenza.
Credere: una Fede. Verso la Trascendenza, andare oltre, nella contemplazione del senso dell’esistenza.
E dell’equilibrio tra il sé e l’altro.
Nella meditazione, nella preghiera, nella devozione, nello slancio dell’amore, della fiducia, dell’ottimismo.
Una trascendenza che àncora e orienta lo spirito della Persona.
E è fondata nella Coscienza, che la vive e la interpreta.
Consapevoli e con sana e amorevole ironia di fronte ai paradossi dell’altro e del mondo
E allora, forti di queste esperienze, di fronte a un tramonto infuocato, concediamoci un attimo e
sussurriamoci dal profondo dello spirito migliore: io credo.

Il Presidente
Gherardo Cosolo

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